Dal 23 al 26 Gennaio 2018 presso Davos nel cantone dei Grigioni (Svizzera) si è svolto il World Economic Forum. Regolarmente ogni anno nel mese di Gennaio il WEF si tiene in questa località sciistica, dove moltissime delegazioni politiche ed imprenditoriali provenienti da molti paesi nel mondo, vi partecipano con i loro voli di Stato ma sopratutto con un
discreto incremento di voli operati con velivoli Bizjet presso l'aeroporto internazionale di Zurigo Kloten, allo scopo di trasportare sia delegazioni politiche che un discreto numero di imprenditori ed uomini d'affari, pronti a stipulare con i rappresentanti politici dei vari paesi importanti accordi commerciali.
Questo Forum Internazionale nasce nel 1971 chiamandosi European Management Forum per volontà di Klaus Schwab professore di business dell'Università di Ginevra grazie al patrocinio della Commissione Europea e delle associazioni industriali europee, che presso il palazzo dei Congressi a Davos fu organizzato il primo meeting allo scopo di avvicinare le imprese europee alle pratiche manageriali americane.
La località situata sulle Alpi svizzere fu scelta non solo per le sue amenità ma anche per la tradizionale indipendenza dello Stato svizzero, ritenedolo elemento fondamentale per un ottima riuscita di questa iniziativa.
Tra gli argomenti discussi durante il primo forum del 1971 assieme a manager, imprenditori e leader politici, il più rilevante riguardava la crisi energetica che a quel tempo veniva considerato un serio problema a livello mondiale. Nel 1987 questo evento internazionale fu ribattezzato come WEF (World Economic Forum) ed a tutt'oggi viene considerato uno dei più importanti forum
politico-economico a livello planetario. Nel corso degli anni questo importante meeting si è reso protagonista anche per la risoluzione di gravi crisi internazionali, tra tutte si ricorda la "Dichiarazione di Davos" del 1988 tra Grecia e Turchia che contribui ad una soluzione pacifica tra i due paesi in conflitto, il primo incontro tra ministri nord coreani e sud coreani nel 1989, nel 1992 per la questione sud-africana l'incontro tra De Klerk, Mandela e Buthelezi, l'accordo quadro sul territorio di Gaza e Gerico tra Shimon Peres e Yasser Arafat stipulato nel 1994.
Il WEF viene considerato come un impegno a migliorare la condizione nel mondo, garantendo comunque una certa imparzialità senza vincoli di natura politica, ideologica o nazionale, ottenendo dal 2012 lo status di osservatore presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite. Nell'ultima edizione appena conclusa molti sono stati gli argomenti trattati e
proposti dai vari leader politici invitati a partecipare. Tra tutti citiamo il Primo Ministro indiano Nerandra Modi, Angela Merkel cancelleria tedesca, Paolo Gentiloni Primo Ministro del Governo Italiano, Emmanuel Macron Presidente della Francia,
Theresa May Primo Ministro Regno Unito, Justin Trudeau Primo Ministro del Canada, Jean-Claude Junker Presidente della Commissione europea, Liu He membro Ufficio Politico del Comitato Centrale CPC e Direttore generale dell'Ufficio e gruppo leader centrale per gli affari finanziari ed economici della Repubblica popolare cinese, Mauricio Macri Presidente della
Repubblica Argentina, Cyril Ramaphosa Vice Presidente del Sud Africa, Sua Maestà Re Felipe VI di Spagna, Michel Temer Presidente del Brasile, Donald Trump Presidente degli Stati Uniti d'America e Alain Berset Presidente della Svizzera paese ospitante.
Complessivamente all'incontro hanno partecipato oltre 340 leader politici con 10 capi di stato e di governo dell'Africa, nove del Medio Oriente e del Nord Africa e sei dell'America Latina. Questi includono Hailemariam Desalegn Primo Ministro dell'Etiopia, Emmerson Mnangagwa Presidente dello Zimbabwe, Yemi Osinbajo Vicepresidente della Nigeria, Saad Al Hariri Presidente del Consiglio dei ministri del Libano, Sua Maestà il Re Abdullah II Ibn Al Hussein Re del Regno Hascemita di Giordania, Benjamin Netanyahu Primo Ministro di Israele e Juan Manuel Santos Presidente della Colombia.
Come ogni anno in occasione del WEF a Davos,grazie anche all'aeroporto di Zurigo che offre molti spunti per fare foto, numerosi spotters provenienti dall'Europa si ritrovano per immortalare i velivoli governativi e i numerosi Bizjet privati e commerciali che interessano lo scalo aeroportuale svizzero. Grazie anche ad una buona condizione meteorologica è stato possibile realizzare un
grande numero di foto. Oltre alla terrazza visitatori e i vari spotting point conosciuti che regolarmente durante l'anno vengono frequentati da appassionati e curiosi,in occasione del WEF in collaborazione con le autorità aeroportuali di Zurigo, la Buchair Shop (www.buchairnet.ch) organizza dei ramp tour a pagamento della durata di 2 ore
sia diurni che notturni allo scopo di poter realizzare un certo numero di foto possibili in condizioni ottimali,grazie anche alla notevole esperienza degli accompagnatori da anni nel settore dello spotterismo aereonautico. Il WEF 2018 è stato caratterizzato come al solito da molto traffico aereo ma la star indiscussa è stato Air Force One, anche dovuta al fatto che su richiesta del Governo americano per motivi di sicurezza la
terrazza visitatori del blocco B è stata chiusa in concomitanza dell'arrivo e della partenza dell'aereo presidenziale americano, gettando un pò di scompiglio e stupore in molti appassionati abituati a trovare comunque sempre aperta la terrazza anche durante i vari WEF trascorsi.
Le autorità aeroportuali hanno sempre con i loro comunicati fornito informazioni necessarie su orari di apertura e chiusura della terrazza, sull'accessibilità del nuovo spotting point recentemente inaugurato all'Heligrill, dimostrando come al solito una certa attenzione ed attaccamento agli spotters e appassionati. Nonostante tutto non era chiaro se potevamo andare in testata pista 14,
zona che avevamo scelto per tentare lo scatto in atterraggio al VC25. Sin dalle primissime ore del mattino molti erano i presenti ad aspettare Air Force One, la cui ultima visita sull'aeroporto di Zurigo risultava essere nel 2000. Piano piano iniziammo a vedere un certo numero di poliziotti che discretamente iniziarono a sistemarsi nelle loro zone di competenza, senza dare nessun ordine di allontanamento alle persone presenti in quella zona: finalmente capimmo tutti che potevamo rimanere ad aspettare l'arrivo di Trump, la nostra missione era compiuta!
Foto : Stefano Orsucci, David Bracci.
Testo : David Bracci.
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