Phase-Out AMX - Istrana

Il 5 aprile 2024 la nostra associazione ha partecipato alla cerimonia per la chiusura dell'attività di volo della linea AMX.

L'evento di "Phase-Out" del velivolo AMX si è svolto presso l'aeroporto militare "V.Bragadin" di Istrana (TV), sede del 51° Stormo "Ferruccio Serafini" dove nel 1989 venne assegnato il primo esemplare alla nostra Aeronautica Militare.

Grazie all'attenzione mostrata dagli organizzatori, nei giorni precedenti all'evento ci è stato comunicato che la zona riservata ai media, fotografi e spotter era stata appositamente spostata a sud della pista in modo da essere in condizioni favorevoli di luce.

Dopo l'arrivo intorno alle ore 7 ad Istrana, ed aver completato le procedure di accesso alla base, siamo stati condotti con alcuni autobus messi a disposizione dall'Aeronautica nella zona riservata appunto ai fotografi e spotter.

 

La folta comitiva coinvolta, circa 250 persone, è stata ben gestita dal personale della base che ci ha istruito sulle norme di comportamento da tenere durante la giornata e sullo svolgimento del programma di volo.


Intorno alle ore 8, quando era ancora presente una discreta coltre di nebbia è decollato un MB339, seguito poco dopo dall'arrivo di 2 C27J Spartan, il primo dei quali in livrea speciale "50.000 flight hours".

 

In attesa del momento clou della giornata, abbiamo anche assistito al basso passaggio ed atterraggio del mitico Caproni Ca-3, matricola I-ZANA, un bombardiere biplano della prima guerra mondiale perfettamente restaurato e volante ed all'arrivo di un F35 del 32° Stormo di Amendola.

 

Alle 10.15 in punto è iniziata ufficialmente la manifestazione con il decollo di 5 AMX, tra i quali spiccava senz'altro lo special color creato appositamente per l'evento di "Phase-Out" per celebrare al meglio il saluto a questo splendido velivolo.

 

Poco dopo questi decolli, sono arrivati 2 Eurofighter (uno biposto e l'altro monoposto) che ci hanno deliziato con un touch and go per poi riprendere quota con i post bruciatori attivati ed un sound ineguagliabile.

 

I 5 Amx, dopo aver effettuato alcuni passaggi in formazione, sono stati raggiunti da 4 Frecce Tricolori ed hanno effettuato alcuni passaggi insieme, prima di lasciare il palcoscenico alle frecce che per una mezz'ora circa ci hanno mostrato il loro show anche se in formazione ridotta.

 

 

Dopo aver assistito all'atterraggio di fronte a noi delle 4 Frecce Tricolori, gli AMX si sono esibiti in alcuni passaggi insieme agli altri assetti della nostra aeronautica: un Tornado, un Eurofighter ed un F35 in una sorta di saluto tra generazioni di caccia militari.

 

Abbiamo quindi potuto ammirare diversi bassi passaggi ed acrobazie dell'AMX Special Color, che sicuramente è finito in centinaia di scatti delle nostre macchine fotografiche, facendosi ammirare nella sua intera livrea anche sopra le ali.

 

 

 

Poco dopo i 5 AMX si sono riuniti in volo ed è stata la volta degli atterraggi: abbiamo quindi potuto fotografarli un'ultima volta in azione durante l'atterraggio insieme ai 2 Eurofighter che avevano effettuato il touch and go ad inizio manifestazione.

 

 

Al termine delle attività di volo, alle 12 circa, siamo stati condotti in autobus fino alla zona della mostra statica dove abbiamo potuto fotografare da vicino il Caproni, un Eurofighter e soprattutto 4 AMX in livrea speciale dedicati ai vari gruppi di appartenenza ed alla passata celebrazione dei 30 anni di utilizzo in totale livrea black.

 

Pienamente soddisfatti della giornata e con l'emozione di aver potuto salutare così degnamente e da vicino il mitico AMX, ci siamo incamminati verso il nostro minibus che ci avrebbe riportato a casa per cena.

 

Ringraziamo quindi la nostra Aeronautica Militare e tutto il personale del 51° Stormo per l'organizzazione perfetta dell'evento e per la cordialità dimostrataci durante tutta la giornata.

 


Riportiamo infine per completezza l'articolo dedicato all'evento pubblicato dall'Aeronautica Militare.

Fonte: 5° Reparto "Comunicazione"

 

Autore: T.Col. Stefano Testa

 

Si è svolta venerdì 5 aprile, presso l’aeroporto militare di Istrana (TV) – sede del 51° Stormo Caccia – la cerimonia con la quale l’Aeronautica Militare ha salutato il caccia AMX, che va “in pensione” dopo 35 anni di intensa attività operativa sia in territorio nazionale che all’estero.

 

Alla cerimonia, presieduta dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, hanno partecipato i vertici della Forza Armata e numerose autorità, tra cui il Ministro della Giustizia on. Carlo Nordio, il Presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon, il Prefetto di Treviso Angelo Sidoti e il Sindaco di Istrana Maria Grazia Gasperini; all’evento ha preso parte anche una nutrita rappresentanza del personale che, a vario titolo, nel corso degli anni, ha avuto l’opportunità di operare sull’AMX, uno dei velivoli che ha caratterizzato la storia recente dell’Aeronautica Militare e il jet aero-tattico maggiormente impiegato dalla Forza Armata nelle missioni fuori dai confini nazionali.

 

Nato dalla collaborazione tra l’industria aeronautica italiana e quella brasiliana, il primo AMX fu assegnato all’Aeronautica Militare nel 1989, al 103° Gruppo Volo del 51° Stormo di Istrana, per poi entrare in linea successivamente anche al 2° Stormo di Rivolto, al 3° Stormo di Villafranca e al 32° Stormo di Amendola, per andare progressivamente a sostituire i G.91R e gli F-104.

 

Il Colonnello Emanuele Chiadroni, Comandante del 51° Stormo Caccia, prendendo la parola ha sottolineato l’importanza del servizio prestato dal velivolo nella sua attività: “L’AMX dopo 35 anni di vita operativa con le insegne del 2°, 3°, 32° e 51° Stormo e grazie all’indispensabile supporto del 3° Reparto Manutenzione Aeromobili ed Armamenti (ancor prima 3° Reparto Manutenzioni Velivoli), chiude una pagina importante di una meravigliosa avventura azzurra. Con la duplice veste che ricopro – ha aggiunto – sia di Comandante dell’ultimo Stormo ad avere in dotazione questo velivolo, sia quello di pilota operativo per molti anni sull’AMX , sento l’obbligo di ringraziare profondamente tutti voi radunisti che con abnegazione, professionalità e dedizione lo avete studiato, aggiustato, preparato, pilotato, ammirato e difeso goliardicamente e dal quale tutti noi abbiamo sempre preteso tanto”. 

 

In 35 anni di servizio, con oltre 240 mila ore di volo di cui 18.500 in operazioni reali, l’AMX ha solcato i cieli di 33 nazioni, operando in otto diversi teatri operativi e nell’ambito di numerose esercitazioni internazionali, dai climi gelidi della Norvegia e del Canada alla sabbia del Kuwait. Per le sue caratteristiche di caccia leggero ed estremamente versatile – anche grazie ai diversi aggiornamenti che nel corso degli anni ne hanno implementato le capacità operative in termini di dotazioni avioniche, sensori, armamento di precisione e autonomia – l’AMX è stato un assetto in grado di effettuare un’ampia gamma di missioni al servizio del Paese e dell’Alleanza Atlantica, da quelle di interdizione e attacco al suolo, a quelle di scorta e supporto ai contingenti a terra, a quelle di ricognizione nell’ambito di missioni ISR (Intelligence, Surveillance e Recognition).

 

A metà anni 90 il velivolo, conosciuto anche con il nickname “Ghibli”, debutta in operazioni reali sui cieli della ex Jugoslavia, poi ancora nel 1999 in Kosovo; dal 2009 al 2014 partecipa alla missione NATO ISAF in Afghanistan, uno dei teatri operativi dove è stato maggiormente impiegato, poi in Libia nel 2011 e infine in Iraq e Kuwait, dal 2016 al 2019, dove porta a termine il suo ultimo impegno all’estero nell’Operazione anti Daesh “Inherent Resolve”, tuttora in corso. Importante anche il contributo in campo nazionale, dove è stato utilizzato tra l’altro in preziose missioni di ricognizione fotografica nell’ambito del supporto fornito dalla Difesa alle popolazioni colpite da gravi calamità, come ad esempio per i terremoti in Emilia Romagna e Centro Italia, per l’alluvione in Sardegna, o anche a supporto del piano di azione per il contrasto dei roghi nella Terra dei Fuochi in Campania.

 

Oggi salutiamo un velivolo che ha fatto la storia dell'Aeronautica Militare", ha detto il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti. “Per noi un aeroplano non è un semplice pezzo di ferro, è parte della famiglia. Dietro questo aereo c’è un mondo sommerso di gioie e dolori, di emozioni, di persone che lo hanno gestito, manutenuto, lo hanno portato in volo – e il pensiero va a chi tra loro non è più con noi – consentendo di raggiungere risultati e mantenere standard operativi straordinari“.

 

Ha poi concluso il Generale Goretti: “Oggi con un po’ di malinconia giriamo una pagina mentre ne teniamo aperte altre. Il futuro è già qui, con le linee Eurofighter e F-35 che sono ormai la spina dorsale della componente aero-tattica della Forza Armata, con i velivoli di sesta generazione a cui stiamo già pensando concretamente e con nuove sfide e nuovi domini, come quello spaziale, che entrano sempre più a far parte del nostro quotidiano e del nostro ambiente operativo“.

 

L'AMX è uno dei velivoli che ha accompagnato la trasformazione dell’Aeronautica Militare, un processo che dal 2020 ha visto tra l’altro la base di Istrana tornare a essere una delle basi della Difesa aerea nazionale e dove il personale ha potuto trasferire in modo graduale tutto il know how e l’esperienza maturata negli anni sulla linea Eurofighter.

 

Quattro velivoli ancora operativi – due monoposto e due biposto – concluderanno nelle prossime settimane la loro attività atterrando all’aeroporto di Piacenza, sede individuata per la futura realizzazione del Flying Museum dell’Aeronautica Militare, per consentire a tutti gli appassionati del mondo aeronautico e agli storici del settore di ammirare anche in futuro l’AMX e ricordarne il suo servizio per il Paese.

 

L’evento ha avuto inizio con il decollo di una formazione di AMX che dopo una missione di addestramento si sono ricongiunti in volo con un Tornado, un Eurofighter e un F-35, a riunire idealmente tutte le generazioni di velivoli aero-tattici attualmente in linea nella Forza Armata.

 

A suggellare l’evento anche la presenza della Pattuglia Acrobatica Nazionale, presente sulla base trevigiana per una delle ultime sessioni di addestramento lontano dalla sede stanziale di Rivolto, in Friuli, prima dell’inizio della stagione acrobatica 2024. Un anno importante, che vedrà le Frecce Tricolori protagoniste non solo in Italia, ma anche con un tour in Nord America, dopo torneranno ad esibirsi dopo più di 30 anni dall’ultima volta.

 

 

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