Visita Stazione Elicotteri di Luni

Venerdì 14 giugno 2024, dopo le dovute autorizzazioni, la nostra associazione ha avuto il piacere di visitare la stazione marittima elicotteri di Sarzana-Luni , una delle 3 basi aeree della Marina Militare in Italia, insieme a Catania e Grottaglie (TA).

 

Negli anni sessanta, nell’area adiacente all’Aeroporto di Sarzana, viene costruita la Stazione Elicotteri Marina Militare di Luni, intitolata dal 1999 all’Ammiraglio Giovanni Fiorini, uno dei pionieri dell’Aviazione Navale e principale realizzatore di MARISTAELI Luni, come ricordato da una lapide posta all'interno della base.

 

Il 1° novembre 1969, la Base diviene operativa con la costituzione del Quinto Gruppo Elicotteri dotato degli Agusta Bell AB 47J. Successivamente, nel 1971, avviene il trasferimento del Primo Gruppo Elicotteri da Catania con gli SH 34.

Il compito principale della Maristaeli è quello di fornire il supporto logistico ai due Gruppi di Volo dipendenti, coordinarne l’attività, l’addestramento e la standardizzazione degli equipaggi e assicurare il supporto dei mezzi aerei imbarcati sulle unità della Squadra Navale o rischierati nei teatri operativi. Luni è anche sede di tre importanti centri di eccellenza: il Centro addestramento ammaraggio forzato, il Centro sperimentale aeromarittimo e il Centro simulazione di missione per EH 101.

Il compito principale dei due Gruppi di Volo è quello di mantenere in prontezza operativa gli equipaggi e mezzi aerei assegnati per le esigenze operative ed addestrative della Forza Armata, operando principalmente da bordo delle Unità Navali nel campo della lotta antinave, antisommergibile e, congiuntamente con gli Incursori e Subacquei della Marina, nel campo delle operazioni speciali.

Attualmente il Primo Gruppo opera sugli elicotteri EH-101, mentre il Quinto Gruppo è dotato degli SH-90 di recente acquisizione. Entrambi operano spesso anche in supporto alla Protezione Civile, nelle missioni a favore delle popolazioni in caso di calamità quali alluvioni, terremoti, incendi boschivi o in supporto al 118, in attività di soccorso quali trasporto malati e traumatizzati, ricerca dei dispersi in mare o in montagna.

Dalla costituzione della Base ad oggi i 600 uomini e donne della Maristaeli hanno prodotto più di 190.000 ore di volo, partecipando a tutte le principali missioni operative nei diversi teatri internazionali.

 

All'inizio della visita il nostro gruppo è stato condotto nella sala riunioni dove un pilota ci ha illustrato il lavoro che viene svolto quotidianamente nella base parlandoci anche delle proprie esperienze personali di volo e di carriera seguito poi dalla visione di un interessantissimo video della durata di circa 14 minuti che riportiamo integralmente qua sotto.

 

Abbiamo poi raggiunto una struttura importantissima presente nella base, cioè il cosiddetto "Helo Dunker" ossia la ricostruzione della cabina di un elicottero utilizzata per l'addestramento degli equipaggi all'ammaraggio forzato ed al successivo abbandono del mezzo inabissatosi; la struttura è una delle poche in Europa ed è utilizzata in modo interforze nonché da vari operatori NATO. A differenza del Dilbert Dunker di Catania che è essenzialmente per velivoli ad ala fissa, l'"Helo Dunker" è fondamentalmente per l'addestramento di piloti elicotteristi. La struttura riproduce grazie ad un sistema modulare le cabine delle linee EH101, NH90 e AW139 e potendo variare disposizione dei sedili, uscite di sicurezza, consolle e molto altro, è in grado di garantire un valido addestramento anche agli equipaggi di altre forze armate. La cabina poi, tramite un ponte viene immersa in una piscina lunga 25 metri e profonda oltre 5, simulando l'ammaraggio forzato di un elicottero e rappresenta uno strumento di notevole efficacia ed importanza per la sicurezza delle operazioni di volo sul mare.

 

Dopo aver visitato l'Helo Dunker è iniziata quindi la visita degli hangar dei 2 gruppi elicotteri presenti nella base: il 1° Grupelicot ed il 5° Grupelicot, il primo equipaggiato con gli EH101, il secondo con gli SH90, versione navale degli NH90.

 

Il 1° Gruppo elicotteri, costituito il 1° agosto 1956 e trasferito a Sarzana da Catania nel 1971, attualmente impiega gli MH-101A, elicottero multiruolo trimotore della linea EH-101 in versione da trasporto tattico.

Il 19 marzo 2001 la Marina acquisì il primo EH-101, sviluppato grazie ad una “joint venture” tra la ditta italiana Agusta e l’inglese Westland. Destinato a prendere il posto degli SH-3D "Sea King", che cominciarono ad essere progressivamente dismessi, il nuovo mezzo ad ala rotante era disponibile nelle varianti Maritime Patrol Helicopter (MPH – per operazioni di sorveglianza e contrasto alle Unità di superficie e subacquee), Helicopter Early Warning (HEW – per operazioni di sorveglianza aerea e di superficie a grande distanza e di supporto alla componente aerotattica imbarcata) ed Amphibious Support Helicopter (ASH – per il trasporto di truppe, mezzi e materiali, nonché per evacuazione sanitaria).

I compiti del 1° Gruppo Elicotteri sono vari ma la peculiarità e specializzazione del reparto è sicuramente il supporto alle operazioni speciali condotte dal Gruppo Operativo Incursori di COMSUBIN e a quelle anfibie della Brigata Marina San Marco.

Le missioni del 1° Gruppo Elicotteri sono:

- Assalto navale

- Trasporto truppe

- Trasporto logistico/ personale

- Search And Rescue/Combat Search and Rescue

- Medevac / Casevac

- Supporto alla Protezione civile

- Supporto alle operazioni speciali del COMSUBIN

 

Il 5° Gruppo Elicotteri è stato il primo Gruppo operativo di MARISTAELI Luni. Costituito il 1° novembre 1969, nella sua lunga storia il 5° Gruppo Elicotteri è stato operativo con AB-47 (nelle versioni G e J), SH-34J, AB204 e AB-212, che progressivamente al loro arrivo nel 1976 sostituirono tutti i precedenti.

 

Fin dalla sua costituzione il 5° Gruppo è stato impegnato in ruoli di primaria importanza quali la lotta antisommergibile ed antinave, per poi, a partire dall’inizio degli anni novanta, essere impegnato con le missioni nel Golfo Persico, Somalia, Iugoslavia, Albania, Libano e Afghanistan, garantendo al contempo numerosi interventi in favore della popolazione sul territorio nazionale.

Le missioni del 5° Gruppo Elicotteri sono:

- ASW/ASuW Anti SubmarineWarfare/Anti Surface Warfare

- Assalto navale

- Trasporto truppe

- Trasporto logistico/personale

- Search and Rescue/Combat Search and Rescue

- Medevac / Casevac

- Supporto alla Protezione civile

 

Il 5° Gruppo è equipaggiato da giugno 2011 con l’elicottero NH-90, nelle versioni SH-90A (versione multiruolo da pattugliamento marittimo) e MH-90A (versione multiruolo da assalto marittimo). Durante la nostra visita abbiamo potuto approfondire vari aspetti tecnici e operativi di questo moderno mezzo, che ha sostituito progressivamente la linea AB-212 nella Forza Armata.

L'NH90 è dotato di un cockpit completamente digitale (cd. “glass cockpit”) e avanzati comandi di volo completamente fly-by-wire. L’integrazione di una suite avionica all’avanguardia, i sistemi di missione e la fusione dei dati aumentano la velocità e la precisione dell’analisi, riducendo nel contempo il carico di lavoro del pilota, che può concentrarsi al meglio sulla missione.

Nelle versioni in dotazione alla Marina Militare l’NH90 può trasportare da 14 a 20 militari (o oltre 2500 Kg di carico) ed è impiegabile in missioni di lotta di superficie e sotto la superficie (“ASW/ASuW – Anti Submarine Warfare/Anti Surface Warfare”), sorveglianza marittima ed eliassalto marittimo in supporto alle forze speciali della Marina Militare.

Grazie alla sua elevata versatilità, può essere sfruttato al meglio anche per missioni di Search and Rescue (SAR), MEDEVAC e CASEVAC, anche grazie alla presenza del verricello.

Come ci è stato spiegato, tra le due versioni SH90A e MH90A le differenze sono molteplici, ma riguardano prevalentemente i sistemi presenti a bordo, capaci di adattare al meglio l’elicottero alle varie esigenze operative, che sia il volo sul mare o il volo a bassa quota, con obiettivi, peculiarità e minacce diverse.

Entrambe le versioni sono state progettate per l’impiego da bordo delle navi, con l’implementazione di sistemi quali il Deck Lock per l’ancoraggio al ponte di volo, il carrello rinforzato e il sistema di ripiegamento delle pale rotore principale e della coda. Quest’ultimo sistema, comune a tutti i nuovi elicotteri impiegati dalla Marina Militare, risulta essere molto interessante dal punto di vista tecnico: infatti il ripiegamento della coda e delle pale riducono considerevolmente lo spazio occupato dall’elicottero e ne consentono il ricovero all’interno degli hangar delle unità navali sulle quali vengono impiegati. L’operazione avviene grazie a degli attuatori elettro-idraluci gestiti dal computer di bordo, i quali rendono la stessa completamente automatica.

L’MH90A, oltre ad una suite di autodifesa più completa (presenta il doppio dei lanciatori Chaff/Flares rispetto alla versione SH90A e copre tutto lo spettro di minacce con “Laser Warning Receiver”, “Radar Warning Receiver” e ricevitori IR), è equipaggiato con un moderno sistema per il volo a bassa quota, l’Obstacle Warning System – OWS. Questo sistema garantisce al pilota la visualizzazione – tramite MFD o direttamente attraverso il casco di volo HMSD – degli ostacoli sul percorso e permette la realizzazione da parte del computer di una Safety Line da seguire per volare al di sopra di essi.

Dopo aver potuto ammirare e fotografare da vicino ed anche al suo interno questi splendidi mezzi, ci siamo quindi recati nell'edificio contenente i simulatori di volo.

Tra i centri d’eccellenza di MARISTAELI c’è il centro simulazione missione dell’SH-101A. Non un semplice simulatore, questo Full Crew Mission Simulator permette un addestramento specifico sia dei piloti che degli operatori di volo, che possono lavorare in maniera integrata come se fossero a bordo del reale elicottero.

Il simulatore è controllato da una sala che, oltre a fornire e gestire i vari dati di missione, può simulare emergenze e generare scenari di vario tipo in ambiente marittimo e terrestre, da missioni di assalto navale a missioni antinave/ antisommergibile o missioni di soccorso e trasporto. Oltre alla varietà di scenari addestrativi, possono essere inseriti nella simulazione anche altre navi, aeromobili e bersagli, con relative capacità di ingaggio.

 

Al termine di quest'ultima visita abbiamo ricevuto direttamente dal Capitano di Fregata Giuseppe De Luisa una splendida stampa fotografica con tanto di dedica alla nostra associazione e dopo alcune foto di gruppo e gli ultimi scatti ad alcuni elicotteri storici esposti in bella mostra all'interno della base, siamo stati accompagnati all'uscita per il termine di questa bellissima visita.

 

Ringraziamo dunque tutto il personale della Marina Militare per la cortesia ed il supporto dimostrato prima e durante tutta la giornata, augurandoci di poter ripetere presto un'esperienza del genere.

 

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